L'Oratorio della SS.ma Annunziata di Rubiera ospita un altare, con la relativa pala, dedicato a S.Rocco, il Santo della peste vissuto nel sec. XIV; alla base dell'altare vi è l'effigie del comune, il "Forte", l'antica costruzione militare che, sino alla fine dell'ottocento, ha caratterizzato l'abitato di Rubiera. Il quadro propone un S. Rocco, dalle vigorose fattezze, in un momento di sosta nel suo vagare, colpito dalla peste. Lo sguardo è significativamente rivolto "al tesoro nel cielo" (Mt.19,21): la tradizione vuole infatti che il giovane Rocco, rimasto orfano, abbia lasciato ai poveri le sue ingenti ricchezze per rivestire i panni del pellegrino diretto a Roma. Il Santo si aiuta con il tipico bastone del viandante e, secondo la consolidata narrazione popolare, è assistito dal fedele cane che lo rifornisce di pane durante la malattia. Il quadro è di notevoli dimensioni (cm 200x150) e fu fatto realizzare dalla Comunità di Rubiera e collocato nell'Annunziata intorno al 1730; fino ad oggi i documenti consultati non ci hanno fornito il nome dell'autore che, in ogni caso, sembra influenzato dalla lezione pittorica del Guercino.
Come arrivare:
Casello A1 :distanza Km. 12 in direzione Modena
Statale 9 - Via Emilia -Direzione Modena
Autobus n. 2 per Rubiera
In auto: dalla via Emilia in prossimità del centro storico di Rubiera a destra poi a sinistra via Emilia Est; in autobus: capolinea autobus n° 2 diritto via Emilia direzione Modena (distanza 500 mt. circa); dalla stazione ferroviaria: a destra direzione centro storico, Largo Cairoli, poi a sinistra via Emilia direzione Modena (distanza 600 mt circa ) |
A Rubiera, come in tanti altri paesi, il culto di S.Rocco si diffuse con rapidità a partire dal XV secolo come liberatore del contagio e, nelle campagne, come protettore dalle malattie del bestiame e dalle catastrofi naturali. Alle prime avvisaglie di peste, nel 1630, la Comunità di Rubiera prese subito provvedimenti sanitari e: "fu proposto, sentendosi li presenti sospetti di peste, di far ricorso a Sua Divina Maestà col far fare una processione generale invitando tutti li nostri sacerdoti e li frati e l'Hospitale: si facciano celebrare Messe invocando S. Rocco e S. Sebastiano et facciasi nella Chiesa dell'Annonciata e come parerà al Massaro…" (Archivio di Stato di Modena). Rubiera non fu toccata dal contagio e "superata la peste come per miracolo, il Comune votò la festa di S. Rocco per ringraziamento" (Romoli); il Comune, poco dopo, fece dunque realizzare un quadro che venne collocato nell'antica chiesa dell'Annunciata, ora Parrocchiale. La pala però, nel 1706, si presentava rovinata al visitatore del vescovo Picenardi che ne ordinò il restauro. Di quel quadro si sono perse le tracce. Dopo la costruzione dell'attuale Annunziata (1710-1713) la Comunità, nel 1730, mantenne fede al voto per la scampata peste, collocando l'attuale pala; nel 1759, l'altare venne concluso insieme agli stucchi e agli ornamenti in gesso.
Il 16 agosto, festa del Santo, a Rubiera si è continuato, per secoli, a ricordare la scampata peste con la celebrazione di Messe "pro voto S.ti Rochi" e "pro comunitate" o "pro municipio". Il culto di San Rocco era così diffuso che il Santo appare anche, insieme alla titolare, nell'affresco posto all'altar maggiore della chiesa.